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QUANDO IL LEGISLATORE SBAGLIA IL TIRO …DI TARGA
VIETATO GUIDARE AUTOMOBILE CON TARGA ESTERA ANCHE SE E’ DI IN PARENTE . ATTENZIONE!
Forse chi ha scritto la legge non voleva essere così duro e probabilmente la norma verrà rivista ma, per il momento, con la conversione in legge del decreto sicurezza, in Italia è ora vietato anche guidare l’auto di un parente, di un amico o di un collega che abitano all’estero. È un effetto collaterale, della lotta ai furbetti della targa estera.
Sono salvi coloro che prendono l’auto in leasing o noleggio da operatori esteri auto: generalmente sono persone ricche che scelgono modelli di valore sottraendosi soprattutto al Fisco. Anche sotto questo profilo ci si attende una correzione normativa a breve.
Il problema sulle auto di parenti, amici e colleghi è dovuto al comma 1-bis introdotto dell’art. 93 del Codice: divieto di circolare con un veicolo immatricolato all’estero, per chi risiede in Italia da oltre 60 giorni.
Il divieto, abbiamo detto, esclude le auto in leasing o noleggio senza conducente, ma solo se acquisiti la società di leasing o noleggio non ha sedi secondarie o effettive in Italia. Pertanto, attenzione a dove risiede l’impresa di leasing e noleggio soprattutto anche per il fatto che le società di leasing e noleggio rischiano di dover smantellare le sedi italiane.
La norma impone che a bordo del veicolo si trovi un documento di data certa (per esempio, autenticato da un notaio) che attesti il rapporto fra il conducente italiano e l’intestatario estero. In caso contrario, «la disponibilità del veicolo si considera in capo al conducente». Una formulazione che sembra escludere la consueta possibilità per gli agenti di assegnare un termine entro cui esibire la documentazione mancante.